Il gomasio è un ottimo sostituto del classico pizzico di sale aggiunto a crudo al momento su verdure, cereali e qualsiasi altro alimento.
Utilizzato particolarmente nella cucina giapponese, in occidente lo abbiamo conosciuto grazie alla macrobiotica e, negli ultimi anni, è stato accolto con entusiasmo da coloro che ricercano un approccio più naturale all’alimentazione.
Si prepara con semi di sesamo (goma) e sale marino grosso integrale (shio). I semi di sesamo e il sale vengono tostati separatamente in quanto hanno tempi di tostatura diversi. La ricetta tradizionale prevede che vengano successivamente schiacciati con un pestello (surikoji) in un apposito mortaio zigrinato (suribachi), che potete trovare nei negozi di alimenti biologici-macrobiotici, oppure acquistare on line.
Il sesamo è un seme eccezionale con un contenuto di minerali superiore alla media, rispetto agli altri semi oleosi, in particolare è ricco di Calcio e con un elevato contenuto di proteine. Contiene anche molte vitamine: B1, B2, B6 A, E, D e PP. I grassi contenuti sono costituiti principalmente dai preziosi polinsaturi omega 3 e omega 6.
Il gomasio non è solo un condimento, ma un vero alleato della salute, un super cibo, tanto che nella medicina macrobiotica si utilizza addirittura a scopo terapeutico. E’ infatti capace di abbassare il colesterolo, di favorire le funzioni digestive, di regolarizzare l’intestino e rinforzare il sistema immunitario. Viene utilizzato anche come rimedio al bisogno in caso di nausea e di mal di testa sulla fronte oppure come “antidoto” per gli eccessi di alcol e zucchero.
Per prepararlo a casa servono solo 2 ingredienti, semi di sesamo e sale marino grosso integrale, in proporzioni personalizzabili.
Il rapporto sale – sesamo può variare: dipende dalla nostra condizione e dalla stagione.
Il gomasio che si trova in vendita già pronto solitamente ha un rapporto 1:10.
Il gomasio dovrebbe avere un sapore solo leggermente salato.
Lavare i semi di sesamo, scolarli bene e trasferirli in padella.
Tostatura dei semi di sesamo
Tostare per qualche minuto mescolando continuamente. Per verificare che il sesamo sia pronto raccogliere un po’ di semi con un cucchiaio di metallo e rovesciarlo. Se i semi non vi resteranno attaccati è pronto, altrimenti tostare ancora un po’. Trasferite i semi di sesamo tostati in un altro contenitore e lasciateli raffreddare.
Tostatura del sale
Il sale lo si riscalda solo leggermente, per un minuto circa a fuoco vivo, in maniera tale che perda tutta la sua umidità.
Pestatura
Passiamo alla fase magica: trasferire il sale e il sesamo nel suribachi e triturare lentamente. Durante la pestatura è importante non adoperare troppa forza, ma essere gentili e rilassati. Il movimento del pestello deve essere circolare su un piano orizzontale. I cerchi devono essere a spirale andando dai grandi ai piccoli e viceversa. Non è necessario macinare tutti i semi completamente, solo l’80% del volume totale.
Curiosità
Nella preparazione del gomasio, la tradizione suggerisce di sedersi comodamente, mettere il suribachi tra le gambe, rilassarsi e vivere il momento con presenza. Il gomasio è terapeutico già da questa fase!
In alternativa al suribachi è possibile utilizzare un macinacaffè, un frullatore con la possibilità di sminuzzare i semi oppure il bimby. Il risultato non sarà lo stesso, soprattutto a rispetto alle “magiche” qualità energetiche, ma può essere presa in considerazione in mancanza di tempo o attrezzatura. L’energia impressa con il suribachi e il pestello è yang, centripeta, mentre l’energia impressa da un frullatore è yin, centrifuga. Inoltre non si avrà lo stesso effetto di copertura dei cristalli di sale da parte dell’olio di sesamo.