Mindfulness e il Protocollo PMP

Un viaggio verso la consapevolezza globale

La Mindfulness è oggi ampiamente conosciuta come un metodo per favorire la consapevolezza, la crescita personale e il benessere. Si tratta di uno strumento di esplorazione del nostro campo psico-energetico, che utilizza il respiro come veicolo per coltivare un’osservazione distaccata e priva di giudizi su noi stessi. Questa pratica ci permette di connetterci con una dimensione più profonda del nostro essere, dove possiamo scoprire spazi di profondità, silenzio, intuizione e un’espansione della coscienza che porta a un riequilibrio fisico ed emotivo.

Col tempo, sono stati sviluppati vari protocolli di Mindfulness, progettati per aiutare le persone a vivere in uno stato di presenza non giudicante. Questo termine può riferirsi sia all’atteggiamento di essere pienamente presenti in ogni istante (pratica informale), sia a specifici esercizi strutturati (pratica formale). In particolare, il Protocollo Mindfulness Psicosomatica (PMP) pone l’accento sulle sensazioni del respiro nel corpo, offrendo un’esperienza diretta dell’espansione e contrazione del respiro come chiave per accedere ad una maggior consapevolezza.

Perché il Protocollo PMP è unico?

Il Protocollo PMP è stato concepito per riflettere la complessità dell’essere umano. L’uomo è visto come un sistema coeso e coerente in cui corpo, mente, emozioni e spirito si intrecciano. Questo protocollo va oltre i metodi tradizionali della Mindfulness, focalizzandosi sul respiro come ponte tra i diversi sistemi biologici (psiche, sistema nervoso, endocrino, immunitario) e mettendo il cuore al centro di questa esperienza di coscienza.

Il Protocollo PMP include tecniche specifiche come il Bodyscan Psicosomatico, gli Esercizi di Energetica e altre pratiche psicosomatiche riconosciute a livello scientifico, per offrire un’esperienza più completa e integrata di sé. L’obiettivo finale è condurre le persone verso una Consapevolezza Globale, che non solo include la mente, ma coinvolge anche il corpo, le emozioni e l’energia vitale, promuovendo una percezione interiore di unità.

Consapevolezza è l’accettazione cosciente ed equilibrata dell’esperienza presente. Non è più complicato di così. È un aprirsi al momento presente per riceverlo, piacevole o spiacevole che sia, così com’è, senza afferrarlo per prenderlo, senza respingerlo per rifiutarlo.

Sylvia Boorstein

Le tre Tecniche fondamentali

Protocollo PMP

MEDITAZIONE MINDFULNESS PSICOSOMATICA*

Al centro del Protocollo PMP c’è la Meditazione Mindfulness Psicosomatica, che si focalizza sull’ascolto del respiro nel corpo per sperimentare una percezione globale di sé. Questa tecnica facilita l’accesso a uno stato di consapevolezza profonda, in cui scompare la divisione tra corpo, emozioni e mente, lasciando spazio alla coscienza unitaria dell’essere.

Durante le sessioni, i partecipanti sono guidati ad osservare il respiro nel corpo, imparando a percepire il proprio stato interiore in modo non automatico, ma attento e presente. Praticare regolarmente questa meditazione può aprire le porte a un livello più profondo di consapevolezza, portando equilibrio e benessere sia fisico che emotivo.

BODYSCAN PSICOSOMATICO*

Il Bodyscan Psicosomatico è una tecnica che consente un’esplorazione guidata del corpo, dove il respiro diventa un mezzo per connettersi con le sensazioni e le emozioni trattenute. Questa pratica ci aiuta a sviluppare una maggiore sensibilità corporea e una consapevolezza energetica, permettendoci di riconoscere blocchi psico-fisici ed energetici che spesso derivano da conflitti interiori non risolti.

Grazie a questo lavoro, diventiamo più consapevoli delle tensioni muscolari, delle posture abituali e delle emozioni intrappolate nel corpo, aprendo la strada al loro scioglimento e trasformazione. Il Bodyscan Psicosomatico ci offre una mappa per esplorare e comprendere le frammentazioni nel nostro corpo, con l’obiettivo di integrarci in una visione più completa e armoniosa di noi stessi.

ESERCIZI DI ENERGETICA

Gli Esercizi di Energetica completano il Protocollo PMP e si basano sull’esplorazione delle sensazioni corporee in movimento. Questi esercizi, selezionati da tradizioni millenarie come lo Yoga e il Tai Chi, sono progettati per risvegliare la consapevolezza del corpo, migliorare la vitalità e stimolare il flusso dell’energia.

Gli esercizi si dividono in due categorie principali:

Energetica Dolce (Yin): Movimenti lenti e armoniosi che favoriscono il rilassamento, la calma e l’equilibrio, attivando il sistema nervoso parasimpatico e promuovendo un senso di pace interiore.
Energetica Forte (Yang): Tecniche più dinamiche che potenziano la forza fisica e la sicurezza personale, stimolando il sistema nervoso simpatico e rafforzando la consapevolezza del proprio potenziale.

Ogni pratica è pensata per essere accessibile a tutti, anche a chi ha limitazioni fisiche, e ha lo scopo di facilitare un’esperienza di benessere profondo, a livello sia fisico che mentale.

Il protocollo PMP è un Programma di Educazione alla Salute Globale e alla Consapevolezza psicofisica ideato e sviluppato dall’Istituto di Psicosomatica PNEI dell’Associazione Villaggio Globale.

Il Protocollo PMP: un percorso verso la salute e la consapevolezza globale

Il Protocollo PMP rappresenta un percorso di educazione alla salute globale, creato dall’Istituto di Psicosomatica PNEI del Villaggio Globale, che integra mente, corpo e spirito in un unico sistema. Questo approccio olistico offre a ciascuno l’opportunità di esplorare e comprendere meglio sé stessi, favorendo un equilibrio profondo e duraturo.

In un mondo in cui lo stress e l’automatismo dominano la nostra quotidianità, il Protocollo PMP ci invita a fermarci, respirare e riconnetterci con la nostra vera essenza, riscoprendo la nostra integrità e il nostro potenziale più autentico.

Nota: L’approccio psicosomatico adottato nel Protocollo PMP è olistico e non rientra nell’ambito medico o psicologico.

La libertà non può esserti data da un’agenzia esterna o da una certa autorità superiore. Devi sviluppare una volta per tutte la capacità di comprendere la situazione. In altre parole, devi sviluppare una consapevolezza panoramica, una consapevolezza onnipervadente che comprenda la situazione in quel preciso momento. È questione di comprendere la situazione e aprire gli occhi a quel preciso istante e ciò non è un’esperienza particolarmente mistica o qualcosa di misterioso. Niente affatto. È solo percezione diretta, aperta e chiara di ciò che c’è adesso

Chögyam Trungpa