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Scegliamo di sviluppare l’Architettura attraverso una Concezione Olistica, una disciplina che crea un sodalizio tra progettazione e scienze olistiche, tra il concetto di Dimora e di Benessere Globale.
L’Architettura olistica studia l’ambiente abitativo, lavorativo e sociale come un sistema di relazioni fra gli elementi, in cui ogni scelta riflette una prospettiva più ampia, che valuta la relazione dell’ambiente con chi lo abita, con il paesaggio, con il contesto culturale, con la comunità e il nesso fra i singoli e il territorio.
Gli interni vengono studiati con la consapevolezza che ogni scelta vuole ricercare l’armonia e la sostenibilità fra i materiali strutturali e le finiture, fra gli arredi e i complementi, fra le necessità tecnologiche e l’attenzione verso l’uomo e le sue necessità.
Offriamo una progettazione che si sviluppa a partire dall’individuo e si fonde con un ‘sistema’ più ampio in cui non c’è distinzione tra singolo e sociale.
Ogni progetto viene considerato nella sua totalità e nell’interdipendenza delle parti.
Ogni progetto è unico.
Per “sistema” si intende una Unità intera e unica composta da elementi in relazione tra loro e tendenti all’equilibrio, tale che l’intero risulti maggiore della semplice somma delle parti e qualsiasi cambiamento di una di queste parti influenzi la globalità del sistema”.
La casa rappresenta da sempre l’Archetipo universale di protezione.
…e questo vale anche per i luoghi di lavoro o le strutture sociali e pubbliche.
Ecco perché è importante valutare quanto un ambiente salvaguardi la sicurezza e la salute delle persone che lo abitano. Tutto questo senza trascurare chi lo vive dall’esterno.
Sicurezza e salute dipendono da un insieme di fattori tra i quali la gestione degli spazi, la scelta dei materiali, lo studio degli impianti, la protezione dal rumore, dall’elettrosmog e dall’inquinamento indoor, dovuto ai materiali non sempre “naturali”.
Occuparsi della protezione e della cura rappresenta sicuramente il primo passo…
Vi è mai capitato di entrare in un ambiente – abitativo, lavorativo o pubblico – e percepire una sensazione di piacere e benessere o viceversa di provare disagio e sgradevolezza?
Probabilmente è capitato a tutti, a prescindere dal rispetto dei requisiti di sicurezza.
Sono altri e molteplici i fattori che determinano le sensazioni che si percepiscono entrando in un ambiente e sono legati alle nostre percezioni sensoriali più sottili:
Una qualità ottimale di luce, l’uso di colori adatti e sapientemente accostati tra loro, materiali e forme pulite daranno vita ad atmosfere suggestive ai nostri occhi.
Una buona acustica darà sensazioni piacevoli al nostro udito.
Una fragranza gradevole ci aprirà a emozioni positive.
La qualità dell’aria in termini di temperatura, umidità e salubrità risulterà benefica ai nostri ricettori cinestetici.
Questi fattori essenziali influenzano salute e benessere, facilitando gli utenti a svolgere nel modo migliore le attività per le quali gli spazi sono stati progettati.
Tutto questo potrebbe non essere ancora sufficiente…
Uno spazio abitativo, armonizzato nell’ambiente in cui si inserisce e che tenga conto di una buona integrazione tra i volumi all’interno, promuove il BenEssere alle persone che lo vivranno.
L’importanza dell’integrazione degli ambienti, quando si tratta di ristrutturare o ampliare strutture già esistenti o addirittura antiche, fa parte dell’inizio di un cambiamento, anche epocale, che sa entrare nel vecchio sistema di realizzazione ed accompagnarlo dolcemente verso nuovi scenari in cui il nuovo dà sapientemente la mano al vecchio, facendolo rispondere nella direzione dell’evoluzione.
Inoltre, una casa studiata secondo i principi sopra detti può essere adatta ad una tipologia di persone e non idonea ad un’altra, indipendentemente dalle esigenze puramente logistiche ma per una diversa modalità percettiva individuale.
Ogni spazio va studiato in risonanza con i suoi fruitori.
Ogni nucleo abitativo, che si tratti di una persona, di una coppia o di una famiglia, ma anche di una azienda o di una comunità, necessita di spazi che stimolino le potenzialità vitali e creative di ognuno.
L’approccio Olistico in Architettura permette di migliorare le interazioni dello spazio abitativo con l’ambiente esterno e con le persone che ci vivono.
L’Architettura Feng Shui di antica tradizione cinese, il Vastu di tradizione Indiana, ma anche la Geomanzia di tradizione mediterranea, hanno studiato l’arte di vivere in armonia ed equilibrio con l’ambiente. L’integrazione dei principi delle antiche tradizioni e delle scoperte neuroscientifiche con la progettazione più all’avanguardia offre un approccio globale e lungimirante per l’architettura contemporanea a favore dell’umanità.
Lo scopo di un progetto che contempla una visione Olistica è quello di fondere questi principi al vivere quotidiano per migliorare la qualità di vita e la cooperazione delle persone sia nell’ambiente domestico che in ambito lavorativo e sociale.
L’applicazione dei Principi Olistici in architettura sviluppa un ambiente che dà Sicurezza, Benessere psicosomatico, Serenità e Prosperità alle persone che ci vivranno. Potenzia fortemente le risposte di piacevolezza degli individui, stimolandoli nella direzione del loro potenziale evolutivo e creativo.
L’approccio Olistico per sua natura si muove con dignità e rispetto verso tutte le forme di vita aprendosi all’armonia e alla bellezza, dove la matrice dell’esistenza risiede nei 4 elementi naturali, passando attraverso un alto livello di coscienza e non necessariamente attraverso un alto costo economico.
La fisica moderna ci porta ad una concezione del mondo che è molto simile a quella dei mistici di tutti i tempi e di tutte le tradizioni […] La caratteristica più importante – si potrebbe quasi dire la sua essenza – è la consapevolezza dell’unità e della mutua interrelazione di tutte le cose e di tutti gli elementi, la constatazione che tutti i fenomeni del mondo sono manifestazioni di una fondamentale unicità.
Tutte le cose sono viste come parti interdipendenti e inseparabili di questo tutto cosmico, come differenti manifestazioni della stessa realtà ultima