Ricco di vitamina C, leggero, nutriente e dissetante: queste sono solo alcune delle innumerevoli proprietà benefiche del Kiwi.

Origine

Originariamente conosciuto con il suo nome cinese Yang Tao, il Kiwi ha origini in Cina dove si coltiva da circa 700 anni nelle valli del fiume YangTze (Fiume Azzurro) e si sviluppa come una liana rampicante che si abbarbica agli alberi e alle rocce. Il suo frutto era considerato una prelibatezza dagli imperatori cinesi e il suo uso era anche ornamentale.
Quando poi fu importato in Nuova Zelanda prese il nome dell’uccello simbolo di questa nazione, comunemente chiamato kiwi (uccello che il frutto ricorda molto nella forma e nell’aspetto vellutato). Tutto iniziò nel 1904 con una donna, Isabel Fraser, che tornò dalla Cina in Nuova Zelanda con una manciata di semi di Actinidia. I semi si ambientarono bene nel nuovo continente, tanto che la produzione crebbe e iniziò la coltivazione intensiva, soprattutto grazie alla creazione della varietà Hayward, oggi diffusa in tutto il mondo. Alla fine del Novecento, si diffuse anche in Europa e in Italia, divenuta ad oggi il secondo produttore mondiale, con coltivazioni concentrate soprattutto in Emilia-Romagna, Lazio, Puglia, Campania e Veneto.

Per quanto riguarda le varietà, quella più diffusa è caratterizzata da una polpa verde brillante e ricca di semini neri disposti a raggiera attorno al centro del frutto e dalla buccia marrone e lievemente pelosa. Un’altra varietà, è il kiwi Gold con frutto più allungato, polpa gialla e dorata e buccia liscia. Esistono altre varietà, ma sono poco diffuse, come ad esempio il kiwi con la polpa rossa e la buccia color mattone.

Valori nutrizionali e Proprietà

Il kiwi è molto ricco di acqua e carboidrati ma possiede un basso indice glicemico. Contiene vitamina C (acido ascorbico) che non è semplicemente la più abbondante tra le vitamine ma rappresenta la sostanza quantitativamente più importante di questo frutto, tanto da superare alcuni agrumi. Tra gli altri nutrienti del kiwi troviamo le vitamine K, E, i folati e minerali come potassio, magnesio, fosforo e calcio.
Dal punto di vista energetico, contiene circa 60 calorie per 100 grammi, quindi oltre al vantaggio di avere un basso indice glicemico, ha anche un basso contenuto calorico.

Il dolce frutto sostiene la funzione e la salute dell’apparato digerente, la presenza di folati aiuta la donna in gravidanza e allattamento, è anche utile per ridurre la stanchezza fisica e mentale e ha effetti benefici anche sul sistema cardiovascolare.

Curiosità

I kiwi sono frutti climaterici, continuano a maturare anche dopo essere stati raccolti acerbi (come le banane e le albicocche). Se si acquistano kiwi meno maturi, è possibile tenerli a temperatura ambiente: matureranno nell’arco dei sette giorni successivi.
Per far maturare i kiwi ancora più velocemente, si possono conservare in una busta di carta: in questo modo l’etilene prodotto dai kiwi rimarrà “intrappolato” nella busta ed essi matureranno alla svelta.
Per agevolare il processo di maturazione inserire nella busta anche altra frutta che produce etilene come pere, mele, pesche ed uva.

In cucina

Molto usato nelle decorazioni e nelle guarnizioni soprattutto di dolci ma può essere unito ad ortaggi nella preparazione di insalate o usato in gustose salse per condire primi piatti o accompagnare secondi piatti.
Il kiwi è ottimo per la preparazione di macedonie, frullati e centrifughe oppure per preparare delle semplici e gustose confetture casalinghe.

Confettura di Kiwi senza zuccheri aggiunti

INGREDIENTI* per 4 persone

*biologici

• 500 gr. di kiwi
• 1 mela
• succo di ½ limone

Tagliare i kiwi in due e con cucchiaio, scavare i frutti estraendone la polpa. Tagliare quindi i kiwi a dadini.
Tagliare la mela in 4 spicchi, rimuovere il torsolo (ma non la buccia!) e tagliare a dadini. Trasferire nel tritatutto e frullare fino a ottenere una purea il più liscia possibile.

Versare i kiwi e le mele frullate in una pentola insieme al succo di limone, accendere la fiamma e portare il tutto a bollore. A questo punto, coprire con un coperchio e cuocere per circa un’ora, mescolando di tanto in tanto, fino a quando la frutta sarà bella morbida e si sarà asciugata.

Trasferire la marmellata ancora bollente in vasetti di vetro precedentemente sterilizzati in forno o in acqua bollente, chiudere bene e appoggiare il vasetto a testa in giù su un tavolo, lasciandolo in quella posizione fino a quando si sarà raffreddato completamente e si sarà formato il sottovuoto. A questo punto, è possibile conservare la marmellata in dispensa o gustarla su una bella fetta di pane integrale tostato.